Leggi l'articolo a firma di Simone Del Bianco, Managing Partner BDO Italia e Andrea Amaduzzi, Professore Ordinario Università degli Studi Milano Bicocca.
Fonte: Il Sole 24 Ore del 26/01/2022 - pag.16
L'analisi dei risultati dell'indagine svolta dal Centro Studi Aziendali dell'Università di Milano Bicocca in collaborazione con BDO sulle imprese partecipanti al Premio Mario Unnia - Rethink contest 2021 consente di fare alcune considerazioni sulle sfide che le PMI stanno affrontando durante la pandemia.
Alle imprese del campione è stato chiesto di identificare le principali criticità dell'attuale contesto di mercato e gli investimenti ritenuti prioritari per la loro sopravvivenza e il loro sviluppo nel medio lungo termine
Dall’analisi delle risposte emergono, tra gli altri, i seguenti aspetti.
1) La crescita dei prezzi delle materie prime costituisce la principale incognita di breve-medio termine. La difficoltà di comprendere se il processo inflazionistico, per intensità e durata, sia un evento “temporaneo”, così come inizialmente qualificato anche dalle autorità monetarie, quale conseguenza delle “chiusure” derivanti dalla pandemia, o invece costituisca un fenomeno strutturale in grado di segnare un cambiamento nel paradigma economico dominante accresce l’incertezza sulla correttezza delle scelte commerciali delle imprese. La necessità di incrementare i prezzi di vendita e la capacità da parte dei clienti di assorbire tali incrementi è considerato un aspetto critico da parte di molte imprese. Se tali spinte inflazionistiche perdureranno, il riflesso sulla crescita dei salari è un tema considerato difficilmente procrastinabile per garantire uno sviluppo aziendale sostenibile.
2) La ripresa e la crescita delle imprese del campione analizzato appaiono subordinate all’efficacia degli investimenti in tre ambiti prioritari: digitalizzazione, innovazione e sviluppo del capitale umano. Sono queste le aree di investimento considerate “critiche”, nell’attuale contesto di mercato. Le imprese sono consapevoli che la digitalizzazione dei processi aziendali produrrà un radicale cambiamento nella struttura organizzativa e comporterà un ripensamento dei modelli di business. Al netto dell’impatto della pandemia, la digitalizzazione dei processi aziendali è considerata una sfida ineludibile nel medio termine. Essa si accompagnerà all’introduzione di una serie di innovazioni (tra cui big data, internet delle cose, realtà aumentata, robotica, intelligenza artificiale, blockchain, bio, neuro e nano tecnologie) che le imprese non potranno ignorare perché impatteranno trasversalmente sia sulle preferenze dei consumatori sia sulle catene del valore. Tali innovazioni richiederanno la formazione di un capitale umano con competenze differenti rispetto a quelle attuali; la skill critica non sarà più l’elevata specializzazione, ma la disponibilità e capacità a “imparare a imparare”.
3) L’importanza e la criticità degli investimenti ritenuti necessari per poter competere comportano una serie di riflessioni sulle modalità di finanziamento. In tale contesto l’apertura del capitale, mediante la raccolta di risorse, o dal mercato azionario o da investitori professionali, appare un’opzione ritenuta percorribile dalle imprese. L’ingresso di nuovi investitori si accompagna e risulta condizionato da due esigenze sentite dalle imprese: un’appropriata programmazione e gestione del passaggio generazionale, in grado di garantire continuità, e una crescita dimensionale, sia organica sia per vie esterne, mediante acquisizioni. In tale contesto gli operatori del settore del private equity sono ritenuti interlocutori rilevanti per gestire e soddisfare in modo appropriato tali esigenze.
Gli aspetti evidenziati dimostrano la vitalità del sistema industriale italiano e la portata e la rilevanza delle sfide che si stanno affrontando. In tale contesto sarebbe utile riflettere su quali siano le condizioni ambientali necessarie per garantire al meglio la sopravvivenza e lo sviluppo dell’attività delle imprese italiane ed europee. Più che forme di sussidio sono ritenuti indispensabili un sistema normativo in grado di garantire maggiori gradi di libertà nello svolgimento dell’attività di impresa e un investimento rilevante, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo, nel sistema formativo, pubblico e privato, e nell’attività di ricerca, in grado di soddisfare il fabbisogno di innovazione e di sviluppo di nuove competenze delle imprese.