Fondo Transizione Industriale: domande dal 17 settembre 2025

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha annunciato l’apertura dello sportello per accedere alle agevolazioni previste dal Fondo per il sostegno alla transizione industriale, una misura pensata per accompagnare le imprese italiane verso un modello produttivo più sostenibile e in linea con le politiche europee sul clima. Il bando, giunto alla sua terza edizione, è finanziato con risorse del PNRR e mette a disposizione oltre 134 milioni di euro per progetti ambientali e di efficientamento energetico.

Obiettivo del fondo

Lo scopo del Fondo è chiaro: favorire la transizione ecologica del sistema industriale italiano, sostenendo investimenti che migliorino l’efficienza energetica, riducano l’impatto ambientale e promuovano l’uso di fonti rinnovabili. Le imprese potranno presentare progetti che riguardino una sola unità produttiva e che perseguano almeno uno dei seguenti obiettivi:
  • una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa;
  • un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.
È importante sottolineare che i progetti devono essere finalizzati esclusivamente alla tutela ambientale e non possono comportare un aumento della capacità produttiva, salvo esigenze tecniche che non superino il 20% rispetto alla situazione precedente.

Tempistiche e requisiti di progetto

I suddetti programmi devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo, prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 milioni di euro e 20 milioni di euro ed essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo. È prevista una eventuale proroga del termine di ultimazione del programma non superiore a 12 mesi.
Entro tale termine dovrà intervenire anche l’entrata in funzione e la piena operatività degli investimenti oggetto dei programmi di sviluppo agevolato.

Chi può partecipare

Il bando è rivolto a imprese di qualsiasi dimensione, operanti su tutto il territorio nazionale, che rispettino alcuni requisiti fondamentali:
  • essere regolarmente costituite e attive nel registro delle imprese
  • operare nel settore manifatturiero (sezione C della classificazione Ateco 2007)
  • non essere in liquidazione o sottoposte a procedure concorsuali
  • non trovarsi in stato di difficoltà al 31 dicembre 2019
  • essere in regola con gli obblighi contributivi e non aver ricevuto aiuti incompatibili con la normativa UE
Inoltre, il 40% delle risorse è riservato a progetti realizzati nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), mentre il 50% è destinato alle imprese energivore, cioè quelle a forte consumo energetico iscritte nell’elenco della CSEA.

Spese ammissibili

Le spese che possono essere finanziate tramite il Fondo includono:
  • Suolo aziendale e sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale)
  • Opere murarie e assimilate (fino al 40%, se funzionali agli obiettivi ambientali)
  • Impianti e attrezzature nuove
  • Software, brevetti, licenze, know-how
  • Formazione del personale, se strettamente collegata al progetto
Tutte le spese devono essere strettamente funzionali alla realizzazione del programma di investimento e conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea. È inoltre richiesto il rispetto del principio DNSH (“Do No Significant Harm”), che vieta qualsiasi danno significativo agli obiettivi ambientali.

Intensità del contributo

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto, con intensità variabile in base alla tipologia di progetto, alla localizzazione geografica, alla dimensione dell’impresa e al regime di aiuto applicato.
Sono previste maggiorazioni per le PMI, per gli investimenti nelle svantaggiate.
Le agevolazioni sono concesse nel rispetto del Regolamento GBER e, ove applicabile, del Quadro Temporaneo UE per la decarbonizzazione.

Come funziona la domanda

Le imprese interessate potranno presentare la domanda dal 17 settembre al 10 dicembre 2025, esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica gestita da Invitalia, soggetto incaricato dal MIMIT.
La procedura è valutativa a graduatoria: le domande saranno esaminate e ordinate in base a un punteggio attribuito secondo criteri ambientali e di efficacia del progetto. Per essere ammesse, le domande devono includere una relazione tecnica asseverata, redatta da professionisti abilitati, quali ingegneri, geologi, periti industriali, EGE certificati, ESCO accreditate o legali rappresentanti dell’impresa con certificazione ISO 50001.

Contattaci all’indirizzo finanza.agevolata@bdo.it per ulteriori informazioni.