In data 25 settembre sono state pubblicate sul sito del GSE le prime FAQ sul piano Transizione 5.0. Per il momento, si tratta di domande piuttosto comuni, che affrontano tematiche di alto livello però, nel corso dei prossimi mesi, l’obiettivo è di rendere sempre più comprensibile la norma.
È importante sottolineare che le FAQ hanno una funzione extra-normativa, non costituendo una fonte del diritto, ma uno strumento informale per spiegare quanto contenuto nei documenti. In passato, tuttavia, le FAQ sono state utilizzate dal Ministero per introdurre delle interpretazioni autentiche di alcuni aspetti ambigui delle norme.
Riportiamo di seguito le principali:
- L’incentivo Transizione 5.0 si configura come un aiuto di stato?
- È possibile cumulare il credito d’imposta con altre agevolazioni previste nell’ambito dei programmi e strumenti finanziati con risorse dell’Unione europea?
- Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
- Fondo sociale europeo + (FSE)
- Fondo per la transizione giusta (JTF)
- Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)
- Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)
- È possibile presentare comunicazioni per più di un progetto d’innovazione?
Sono ammissibili al beneficio uno o più progetti di innovazione con investimenti in una o più strutture produttive appartenenti al medesimo soggetto beneficiario. In relazione allo stessa struttura produttiva, identificata dai dati catastali dichiarati, non possono esistere più richieste in stato “bozza”/”inviata”, è invece possibile inviare un’ulteriore comunicazione se sulla stessa struttura produttiva sono presenti progetti conclusi/ritirati/rigettati. Si precisa che per progetti conclusi si intendono i progetti per i quali, nell’ambito della comunicazione di completamento del progetto d’innovazione, il GSE ha notificato all’impresa beneficiaria la “Ricevuta di conferma del credito utilizzabile in compensazione”. Si ricorda che gli investimenti sono agevolabili nel limite massimo complessivo di costi ammissibili pari a 50.000.000 di euro annui per ciascun soggetto beneficiario in riferimento all’anno di completamento dei progetti di innovazione.
Tale FAQ è stata selezionata per sottolineare l’ultimo aspetto: il plafond dei 50 milioni di euro annui a disposizione di ciascun beneficiario. Se un progetto presentato nel 2024 viene concluso nel 2025 andrà a “erodere” il plafond del 2025.
- Cosa succede se i costi ammissibili effettivamente sostenuti risultano differenti rispetto ai costi ammissibili preventivati?
- nel caso in cui i costi ammissibili effettivi siano uguali o superiori a quelli dichiarati in sede di comunicazione preventiva, il credito d’imposta spettante sarà pari a quello prenotato;
- nel caso in cui i costi ammissibili effettivi siano inferiori a quelli dichiarati in sede di comunicazione preventiva, il credito d’imposta spettante sarà ricalcolato, in riduzione, sulla base dei nuovi costi comunicati. Si ricorda che le variazioni non possono interessare la tipologia dei beni rientranti nel progetto di innovazione di cui agli articoli 6 e 7 del DM “Transizione 5.0” indicati con la comunicazione ex ante.
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