Sebbene il decreto sia stato pubblicato solamente sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, riporta le firme elettroniche dei ministri Adolfo Urso e Giancarlo Giorgetti e il bollino della Ragioneria Generale dello Stato. Pertanto, possiamo ritenere che sia la versione ufficiale e definitiva della norma.
Successivamente alla registrazione della Corte dei Conti, il decreto sarà pubblicato nel sito internet istituzionale del Ministero, nel portale Italia Domani e nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Entro dieci giorni dalla data di pubblicazione sul sito ministeriale, saranno individuati con un provvedimento i termini a decorrere dai quali le imprese potranno attivare la procedura per la presentazione delle istanze.
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Le novità sul 5.0
Il documento segue per lo più le ultime bozze che sono circolate ma sono presenti alcune novità. Le principali possono essere sintetizzate nei seguenti punti:- ampliamento delle figure dei certificatori: rientrano anche gli ingegneri iscritti nelle sezioni A e B dell’albo professionale, nonché i periti industriali e i periti industriali laureati iscritti all’albo professionale nelle sezioni “meccanica ed efficienza energetica” e “impiantistica elettrica ed automazione”, con competenze e comprovata esperienza nell’ambito dell’efficienza energetica dei processi produttivi.
- ampliamento delle esclusioni dal divieto generale relativo al regolamento DNSH: come nella norma originaria venivano escluse alcune attività per la realizzazione dei progetti di innovazione, nell’ultima versione troviamo l’analisi per ogni settore escluso e delle eccezioni; ad esempio, per quanto riguarda i veicoli agricoli e forestali, l’acquisto di tali beni è consentito solo se funzionale al passaggio da un veicolo con motore Stage I o precedente ad uno con motore Stage V secondo i parametri definiti dai rispettivi regolamenti.
- cumulabilità unicamente con incentivi finanziati da risorse nazionali, ad esclusione del credito d’imposta ZES/ZLS e Transizione 4.0.
Prossimi passi normativi
Affinchè la misura sia pienamente operativa, occorrono un decreto direttoriale che sancisca l’apertura della piattaforma del GSE e la circolare contenente le linee guida con gli esempi per l’applicazione del piano.Successivamente alla registrazione della Corte dei Conti, il decreto sarà pubblicato nel sito internet istituzionale del Ministero, nel portale Italia Domani e nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Entro dieci giorni dalla data di pubblicazione sul sito ministeriale, saranno individuati con un provvedimento i termini a decorrere dai quali le imprese potranno attivare la procedura per la presentazione delle istanze.
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