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Negli ultimo decennio, il report Global Risk Landscape ha analizzato come le organizzazioni affrontino le complessità nella gestione del rischio a livello globale.
L'84% degli intervistati ritiene che nel 2025 il panorama dei rischi globali sia dominato dalle crisi più che in qualsiasi altro momento della storia recente.
Gli eventi illustrati mostrano l'interconnessione dei rischi e l'effetto moltiplicatore che si produce tra di essi. I moltiplicatori di rischio sono quei casi in cui le minacce in un'area amplificano le vulnerabilità in altre, evidenziando sempre di più la necessità di un approccio alla gestione del rischio interconnesso, interdisciplinare e agile.
La nostra ricerca ci ha permesso di identificare le seguenti classificazioni dei rischi tra permanenti, ricorrenti, in calo e in crescita.
Le aziende hanno passato un decennio a cercare di colmare il ritardo. Con la digitalizzazione che continua a diffondersi, passeranno il prossimo decennio a fare lo stesso?
Sebbene le organizzazioni comprendano l'importanza della gestione dei rischi, possono incontrare delle difficoltà nel gestire le crisi con successo.
I leader aziendali sono sempre più preoccupati per i rischi legati alle persone e ai gap di competenze. Si tratta di una questione che riguarda tutti da vicino: esiste il rischio che i leader stessi non abbiano le competenze necessarie per l'era dell'IA?
Altri aspetti critici sono legati alle lacune nel recruiting e nella retention dei talenti, in particolare per quanto riguarda la mancanza competenze necessarie per l'implementazione dell'IA, ma anche l'impatto dell'IA sui talenti entry level e come affrontare la riqualificazione professionale all'inizio della carriera.
Questo è un chiaro esempio di rischio ricorrente: considerato critico all'inizio degli anni 2020, il fattore persone/competenze è stato poco considerato nell'agenda dei rischi negli ultimi anni.
Sempre più spesso, gli attacchi informatici utilizzano le stesse tecnologie che le aziende impiegano per proteggersi.
Diventa quindi fondamentale per le organizzazioni dare priorità a un programma strutturato di sicurezza informatica e valutare regolarmente i controlli di sicurezza.
Le organizzazioni stanno riscontrando uno divario nel loro approccio alla gestione dei rischi. Rischi in continua evoluzione, come la criminalità informatica, vengono ancora trattati come sfide che devono essere affrontate da un unico reparto, anziché attraverso una collaborazione a più livelli.
Per colmare il divario, le aziende dovranno eliminare le lacune comunicative tra i loro dirigenti e promuovere una maggiore fiducia nella loro capacità di essere proattivi, in un panorama di rischi in continua evoluzione.