La capitalizzazione totale del segmento raggiunge così 8,6 miliardi di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2023. Il comparto più vivace è quello industriale con 5 matricole.
Le società quotate su EGM confermano la grande attenzione per la sostenibilità: 74 di esse pubblicano già una rendicontazione non finanziaria.
BDO in Italia, tra le principali organizzazioni di servizi alle imprese, ha pubblicato i dati relativi al suo più recente studio sulle IPO nel segmento Euronext Growth Milan (EGM) di Borsa Italiana avvenute nei primi sette mesi del 2024.
Dopo un 2023 con 33 nuove quotazioni, il 2024 si è aperto in un clima di prudente cautela ma ha fatto segnare un’accelerazione nel secondo e all’inizio del terzo trimestre.
Al 31 luglio, infatti, si sono registrate 12 quotazioni sul segmento EGM, sostanzialmente in linea con il dato dei primi sette mesi del 2023, quando i nuovi listing erano stati 13. Ad influire su tale processo vi sono stati gli effetti dei fattori macroeconomici: l’inflazione, sebbene abbia registrato un andamento più moderato rispetto ai picchi del 2022 e del 2023, ha continuato a esercitare una pressione significativa e la Banca Centrale Europea ha mantenuto tassi di interesse elevati come parte della sua strategia per frenare l'aumento dei prezzi, con conseguente aumento dei costi di finanziamento per le imprese, causando ripercussioni sulle loro capacità di investimento e sulla valutazione complessiva.
Al 31 luglio 2024, quindi, il listino EGM si attesta a quota 210 società con una capitalizzazione totale pari a € 8,6 miliardi, in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 (€ 8,1 miliardi).
Il capitale raccolto dalle nuove matricole in sede di IPO ha raggiunto € 140,7 milioni, rispetto a € 195,1 milioni del precedente periodo. Questi numeri confermano che il mercato è vivo e il desiderio di approdare alla quotazione è forte da parte delle aziende, ma risulta spesso frenato dalla carenza di liquidità. La raccolta media delle società si attesta a circa € 11,7 milioni, in aumento dell’87,9% rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2023 (€ 6,2 milioni). Cresce anche la capitalizzazione media, che raggiunge € 41 milioni, in aumento del 2,7% rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2023 (€ 39,9 milioni). Queste performance riflettono una buona propensione da parte del mercato ad investire nelle PMI, le quali risultano sempre più di maggiore interesse per gli investitori sia italiani che esteri.
Analizzando il dato regionale, nei primi sette mesi del 2024 Toscana, Campania e Lombardia risultano essere le regioni con il maggior numero di IPO (ben 7 su un totale di 12), con un capitale raccolto pari a € 81 milioni.
Passando all’analisi settoriale, al 31 luglio 2024 il settore «Industrials» rappresenta il 37% della capitalizzazione totale di mercato, seguito dal comparto «Technology» che raggiunge il 17% del totale. La ripartizione tra settori nel listino EGM risulta essere ancor più eterogenea rispetto al passato, confermando il segmento quale strumento valido per lo sviluppo di aziende operanti in tutti i settori produttivi.
Osservando invece la suddivisione del numero di nuove quotazioni sull’EGM, il settore con il maggior numero di IPO risulta essere l’«Industrial» con ben 5 matricole (62,5% del totale), che risulta anche essere il comparto a capitalizzazione più alta (il 76,5% della capitalizzazione totale delle nuove quotazioni), seguito dal settore «Consumer Staples» che al 31 luglio 2024 è pari al 10,9% della capitalizzazione da nuove IPO avvenute nei primi sette mesi del 2024.
L’analisi svolta da BDO ha inoltre evidenziato che l’attenzione per le valutazioni ESG si conferma in costante crescita per le società quotate all’Euronext Growth che, pur non essendo ad oggi ancora obbligate dalla normativa attuale alla rendicontazione non finanziaria, hanno già dimostrato da tempo la loro attenzione verso la sostenibilità: delle 210 aziende quotate sul mercato EGM sono 74 le società che pubblicano un’informativa di sostenibilità (pari al 36,8% del totale). Le società che effettuano una rendicontazione non finanziaria appartengono principalmente al settore «Industrial» e «Technology», entrambi con una quota del 27% del totale delle società con informativa ESG.
“Il primo taglio dei tassi di interesse dal 2016, attuato dalla BCE nello scorso mese di giugno con l’obiettivo di affrontare le sfide economiche in corso nell’Eurozona, dovrebbe essere seguito da altri e riportare quindi gli investitori a guardare con più favore il mercato dell’equity rispetto al debito” commenta Manuel Coppola, Partner Audit & Capital Markets di BDO Italia. “I primi 7 mesi del 2024 testimoniano una resilienza del mercato EGM, già dimostrata negli ultimi anni, che resta una piattaforma di capitali unica per aziende di varie dimensioni accomunate da progetti ambiziosi di crescita”.
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