Restructuring & Crisi d’impresa

 Il nuovo applicativo BDO di autovalutazione aziendale

 

Completamente gratuito e disponibile per qualsiasi realtà, dalla PMI all’azienda più strutturata, @IndexAlert fornisce un riscontro rapido e chiaro per identificare potenziali criticità e dare quindi modo alle aziende di adottare le opportune iniziative. Per ricevere il feedback, sarà sufficiente inserire all’interno della piattaforma una serie di dati quali l’esistenza di un business plan, di un budget o i dati relativi al bilancio come cashflow e liquidità, che verranno poi incrociati, calcolati secondo specifiche ponderazioni e analizzati in un report finale.

 

 

Il nuovo codice della crisi di impresa e dell’insolvenza

BDO: la soluzione integrata alle esigenze delle imprese

BDO è al fianco delle imprese per aiutarle nel percorso di adeguamento alla nuova normativa con un approccio proattivo che permetta un’adozione efficace ed efficiente.

 

 

La nuova normativa - focus

Il DLgs. 12.1.19 n. 14, emanato in attuazione della L. 19.10.2017, ha introdotto nel nostro ordinamento il Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza, una riforma organica della disciplina delle procedure concorsuali. L’entrata in vigore della nuova disciplina era prevista per il 15.8.2020, decorsi 18 mesi dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale (14.2.19), ma è stata posticipata al 1° settembre 2021 dall’art. 5 del Decreto Liquidità n. 23/2020.

Nella sua formulazione il legislatore ha voluto perseguire le seguenti finalità:

  • riordino della disciplina legata alla crisi e all’insolvenza, con la costituzione di una normativa unitaria che sostituisse l’attuale Legge Fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267);
  • imposizione agli imprenditori dell’adozione di misure idonee e di un assetto organizzativo adeguato (art. 2086 del codice civile) per la rilevazione delle situazioni di crisi e l’adozione tempestiva delle opportune iniziative;
  • salvaguardare la continuità delle imprese, attraverso l’avvio del processo di ristrutturazione nella fase di inizio della crisi;
  • demandare agli Organismi di Gestione della Crisi dell’Impresa (OCRI) il processo di gestione della crisi;
  • rivisitare il processo di gestione della crisi da sovraindebitamento agli Organismi di Composizione della Crisi (OCC).

La nuova disciplina è pertanto ispirata ad una logica di prevenzione, attuata attraverso una serie di procedure di allerta, volte ad intercettare tempestivamente le situazioni di crisi aziendale e, attraverso gli opportuni interventi correttivi, a salvaguardare la continuità aziendale. In tale contesto viene attribuito un compito attivo di controllo rafforzato agli organi di vigilanza.

Dal punto di vista del soggetto giuridico la nuova normativa disciplina tutte le situazioni di crisi o di insolvenza del debitore sia esso consumatore, professionista o imprenditore, fatta eccezione per lo Stato, gli enti pubblici e i soggetti sottoposti a leggi speciali in materia di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi e liquidazione coatta amministrativa.

 

Le situazioni di crisi previste

Fattispecie individuate

Descrizione

Crisi

lo squilibrio economico finanziario che rende probabile l’insolvenza del debitore e che per le imprese si manifesta come inadeguatezza dei flussi di cassa prospettivi a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate

Insolvenza

lo stato del debitore che si manifesta con inadempimenti o altri fatti esteriori i quali dimostrano l’incapacità dello stesso a soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni

Sovraindebitamento

lo stato di crisi o di insolvenza del consumatore del professionista, dell’imprenditore minore, dell’imprenditore agricolo e delle start up innovative

 

 

Gli strumenti di allerta e gli indicatori di crisi

L’individuazione tempestiva di situazioni di crisi viene affidata dalla nuova normativa agli strumenti di allerta, costituiti dagli obblighi organizzativi posti a carico dell’imprenditore e dagli obblighi di segnalazione a carico di soggetti qualificati:

 

Considerazioni conclusive

Il nuovo contesto normativo pone a carico di diversi soggetti coinvolti (Amministratori, Collegio Sindacale, Società di Revisione, creditori pubblici qualificati e istituti finanziari) precisi obblighi e responsabilità al fine di garantire la tempestiva gestione della crisi di impresa. I punti cardine della normativa possono essere sintetizzati come segue:

  • adozione di strutture organizzative adeguate
  • strutturazione di un processo di reporting e di monitoraggio, improntati in ottica di tipo prospettivo (forward looking)
  • costante monitoraggio del going concern, e degli indicatori di crisi di tipo prospettico
  • vigilanza del Collegio Sindacale e della Società di Revisione
  • obblighi di segnalazione (interna e esterna) agli organi creditori pubblici qualificati al superamento di determinate soglie di esposizione
  • gestione della crisi aziendale demandata agli OCRI istituiti presso le camere di commercio

 

Restructuring

Le situazioni di stress finanziario, riconducibili sia ad eccessivi livelli d’indebitamento che momentanei periodi di crisi, richiedono l’adozione di piani di intervento finalizzati al riequilibrio della struttura patrimoniale e all’allineamento dei flussi di cassa operativi disponibili con quelli necessari al servizio del debito.

  • attività di modeling analitica (mensilizzata)
  • rinegoziazione dei finanziamenti esistenti e reperimento di nuova finanza
  • assistenza nella riorganizzazione della posizione finanziaria
  • sviluppo di piani di rientro fornitori, previdenza ed erario
  • cartolarizzazione dei crediti
  • emissioni obbligazionarie

Vantiamo notevole esperienza in tale attività e offriamo un servizio in grado di garantire un intervento immediato conoscendo al dettaglio il processo da intraprendere con gli istituti di credito, ovvero le controparti nel processo di ristrutturazione.

 

 

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